Castelli di sabbia

20.08.2021
In una sorta di rito di passaggio la spiaggia diventa il luogo dove abbattere tabù e tornare bambini senza vergogna.Giocare e sporcarsi con la sabbia, girare praticamente nudi senza vergogna o timore dei propri rotolini o del seno non più così al top... Costruiamo queste opere edilizie di sabbia con la cura e la passione di un progetto che non andrà a sciogliersi alla prima marea, ci mettiamo amore, in tutto quello che facciamo, anche nel fare niente. Il dolce far niente. Ci riappropriamo di spazi e tempi naturali, ci accontentiamo di un pezzo di formaggio e di melone come pranzo, una doccia improvvisata (quando c'è) con una bacinella e l'acqua fresca di un fiume o una fonte... Basta poco, basta nulla... Ma è un rito, un passaggio... ahimè giusto o sbagliato sappiamo che finirà e torneremo a qualcosa che a tratti pare essere normalità... Forse tempi sempre più sottili, la normalità sta diventando sempre più mostruosità.. speriamo che questi riti lascino segni e riflessioni, almeno come fanno in me, per cambiare almeno un po', almeno ogni tanto, o almeno in prospettiva futura, questa apparente normalità... La linea dell'orizzonte oggi per me è qui.
Nadia Berti - 329/4669540 - yogazione@gmail.com
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